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CARLO RUTA - FIRMA LA PETIZIONE!
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Io mi girai e vidi un arcobaleno che non andava e non veniva, che semplicemente stava , facendo ponti per i mondi, facendo ponti per i sogni.


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...tutto è ancora da fare, da sognare, da lottare...

mercoledì 3 settembre 2008

OMAR, OMAR, PERCHE' SEI TU OMAR??

E arriviamo ad Efeso...
scesi dalla collinetta della Madonna siamo così giuti ad Efeso, felici di essere ancora vivi. Faceva un caldo boia e mia madre non aveva alcuna intenzione di seguirci nella vecchia, cara e afosa città io Maria Grazia e Vittorio abbiamo deciso di pagare sette euro di biglietto, non so quanto in monete turhce, che Omar gentilmente ha anticipato per noi (non è stato gentilissimo???). Prima di entrare dovemmo aspettare che Vittorio finisse le sue conversazioni familiare.
"adesso che ha preso la linea dobbiamo aspettare che chiami la madre, la sorella, la cugina, la zia, suo padre, il nonno" e non scherzava Maria Grazia mentre lo diceva. Purtroppo aveva ragione...

abbiamo così zampettato allegramente per quelle stradelle polverose ma familiari, cera tanta di quella gente che non si capiva niente, ma era stranamente bello starci dentro, camminare sulle chianche (così si chiamano da noi) camminare sulle rovine e ridere di qualche stupidata di Vittorio.

Sono così passati quaranta minuti e già Omar mi mancava :) ... ci siamo quindi affrettati a raggiungere l'uscita..........lì c'era una nuova sorpresa ad aspettarci...mia madre e Omar non si vedevano. Abbiamo fatto avanti e indietro per quella via piena di negozi e di gente, niente, nemmeno l'ombra dei due, sino a quando non abbiamo addocchiato la macchina gialla di Omar con la scritta TAXI, la targa era quella, allora ci siamo avvicinati...magari stavano in macchina...MAGARI DAVVERO!

"non voglio venire a vivere in Turchia" e Vittorio che cercava di consolarmi
"se sei preoccupata del burka, Omar mi sembra uno abbastanza moderno!"
"non è quello..."
"dai su su...vedrai che non vi farà mancare niente"


Ecco le geniali discussioni mie e di Vittorio. Ho preso il cellulare e ho chiamato mamma...ma che, poteva mica funzionare? ASSOLUTAMENTE NO. Mentre quello di Maria Grazia funzionava. Grazie al cielo mia madre non si era ancora sposata con Omar. Dopo qualche minuto li vediamo arrivare all'orizzonte. Lei con quelle movenze da wamp e dietro di lei che zompettava Omar...no basta! Siamo scoppiati a ridere tutti e tre come stavamo. Mamma e Omar avevano fatto amicizia!!! Non ci potevo credere! Entrati in taxi mamma si è gettata nel suo racconto. Primo era sposato. Fu così che tirai un sospiro di sollievo. Non sarei andata a vivere in turchia, ma una domanda mi sorgeva più che spontanea. Mia madre non conosce l'inglese, Omar non conosceva l'itaniano.

"ma come avete fatto a capirvi?"
"lui parlava in turco e io in italiano"
"e bè, certo"

meno male che lo sapeva anche lei...
dopo un giro panoramico e dopo aver preso la strada più lunga per tornare alla nave siamo tornati ad Izmir, mia madre voleva vedere una moschea...Omar ci ha accontentati...e sentite questa! E' riuscito a farci fare un passo nella moschea:
senza fazzoletto
e con i pantaloncini!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! non è un mito quest'uomo?? a parte quello che stava dentro ... vi dico solo questo se gli sguardi potessero uccidere...noi saremmo morti sul colpo

Così giunti al porto giusto in tempo per tornare in nave, abbiamo dovuto salutare Omar, che grazie al cielo ci ha lasciato un suo bigliettino da visita...perchè oltre ad essere un grade pilota è anche un pianista!
Dopo aver salutato anche Vittorio e Maria Grazia siamo andate subito a mangiare qualcosa...subbbito!

Sorvolerò sul pomeriggio perchè è stata una vera e propria palla...andiamo alla cena...

"mò mamma hai visto nemmeno un barese..."
"qua sono tutti filippini" avevamo detto la stessa mattina

entriamo in sala...al nostro tavolo chi troviamo? Una bella famiglia di un paesino in provincia di Bari...bene...volevo mangiarmi la lingua...se solo mi fossi stata zitta forse avremmo ritrovato l'allegra familgiola di napoli del giorno prima...ma questa non era niente male, assolutamente da ridere! A parte le bambine...sapete ho qualche problema con i bambini...ma chissà perchè loro non ne hanno mai con me...domani vi racconto di come mia madre si è persa nella chiesa di Santa Sofia e per andarla a prendere mi sono persa la guida...ah e anche di un piccolo incontro con un turco rompicoglioni...

4 commenti:

Kaishe ha detto...

Oramai aspetto anelante il seguito...

Ma sai u7na cosa strana?

Una delle attività del camposcuola era "Immagina di essere a Gerusalemme e di perderti"... e alcuni ragazzi hanno davvero scritto pieces teatrali... come quella che tua mamma ha vissuto nella sua "fuga" con Omar...

hi hi hi hi hi hi hi hi hi hi hi hi hi hi

Sulla tua mamma scherzo... ma non scherzo per nulla se ti dico che è UN MITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Lindylinda ha detto...

si ma tu devi scrivere sceneggiature mia cara!!!



.. e ora aspetto il turvo rompicoglioni!!


ma.. omar l'avete risentito??

Lindylinda ha detto...

ah.. scusa l'OT..

.. non sei riuscita a vedere il video da me ieri..

.. non so perchè ma you tube l'ha tolto..

.. la canzone è comunque questa..

http://it.youtube.com/watch?v=ZJNPSGaNYx4&feature=related

.. per me è tenerissima...

ha detto...

NO balua purtroppo Omar non l'abbiamo più sentito e a dirtela tutta non so neppure se ci saremmo mai capiti al telefono...però è stato un grande...

ho appena finito di sentire la canzone...è vero è dolce, ma a dir la verità non è proprio il mio genere...magari tra qualche anno...:D


IL NOSTRO ESERCITO INVINCIBILE,
I NOSTRI SPLENDIDI EROI DI TUTTI I GIORNI, I NOSTRI GUERRIERI COLORATI CHE OGNI MATTINA VESTITI DI MILLE COLORI OCCUPANO LE AULE, LE STRADE, LE PERIFERIE, I CORTILI DI QUESTA NOSTRA ITALIA,

I NOSTRI FIGLI E I NOSTRI FRATELLI, CHE SONO I NOSTRI SOGNI DI SEMPRE, SEMPRE UGUALI E SEMPRE DIVERSI.
LE NOSTRE PAURE E LE NOSTRE SPERANZE,
I NOSTRI MILLE DUBBI E LE NOSTRE CERTEZZE.

COME LE GOCCE DELLA PIOGGIA DANZIAMO SULLA VOSTRA ARROGANZA E DIVENTIAMO FIUMI DI GIUSTIZIA, TORRENTI IMPETUOSI DI RIVOLTA AI VOSTRI CRIMINI, ALLA VOSTRA INDIFFERENZA COMPLICE, ALLA VOSTRA AMBIGUITA' CONSAPEVOLE.

NOI SIAMO I VOSTRI FIGLI, I VOSTRI FRATELLI, I VOSTRI MIGLIORI AMICI, E SIAMO UNA MOLTITUDINE, UN' ECO SENZA FINE DI SUSSURRI E DI SGUARDI CHE NON FINISCONO.

NON FINISCONO NELLA POLVERE DELLE MACERIE,
NON FINISCONO NEL DOLORE DELLA TORTURA,
NON FINISCONO NELLA VIOLENZA DEL RICATTO,
NON FINISCONO NELLA VILTA' DI CHI ABUSA.

ED E' UN ESERCITO INVINCIBILE, PERCHE' SIAMO I VOSTRI SOGNI PERDUTI, LA VOSTRA UMANITA' SVENDUTA, LA VOSTRA DOLCEZZA RIMOSSA, LA DIGNITA' CHE AVETE TRADITO.

gruppo capitano ultimo