FEDERICA
Io mi girai e vidi un arcobaleno che non andava e non veniva, che semplicemente stava lì, facendo ponti per i mondi, facendo ponti per i sogni.
lunedì 30 giugno 2008
ECCO...
FEDERICA
venerdì 27 giugno 2008
NON E' TEMPO PER NOI
"OGNUNO DOVRA' FARE GLI ERRORI CHE SONO PREVISTI NELLA SUA VITA"
Luciano Ligabue
martedì 24 giugno 2008
I LOVE YOU AWARD
Rigiro questo MIO premio a:
Indiano (lasciato un commento nel tuo giro di vite), Robinhood (a cui ho mandato una mail), e Daniela, a cui adesso mando una mail con connessa motivazione
Finito??? ho adempiuto ai miei doveri di detentrice del premio???
Se mi viene in mente qualcunaltro e mi gira così nel modo giusto aggiungo altri, altrimenti ciao!
Bene, con la mia solita delicatezza vi auguro una DOLCISSIMA NOTTE
SOMEWHERE OVER THE RAINBOW
Una meravigliosa canzone recita...
"da qualche parte, sopra l'arcobaleno, proprio lassù, ci sono i sogni che hai fatto una volta durante una ninna nanna..."
"...And the dreams that you dreamed of Dreams really do come true"
"e i sogni che hai fatto, i sogni diventano davvero realtà"
Questa canzone è verissima. Sono sicura che da qualche parte, lì dove inizia, o finisce l'arcobaleno ...i sogni diventano realtà...
bè...io dico che non è così! NO! AFFATTO.
L'arcobaleno non è un effetto ottico.
L'arcobaleno è simbolo di pace,
Capitano Ultimo è il mio arcobaleno,
foto diretta dalla Svizzera. Grazie Donatella.
La storia dei sette arcobaleni
Il pomeriggio stava già per smettere di esserlo. C'era quel grigiobrillante che a volte annuncia anche l'aurora. Il vecchio Antonio finìdi sistemare due sacchi di caffè pergamino e si sedette al mio fianco.Io aspettavo l'arrivo di una staffetta che mi doveva aiutare adattraversare un villaggio in cui non c'erano compagni.L'attraversamento doveva avvenire di notte. Sorgeva il gennaio esorgeva il 1986. Era ancora tempo di nasconderci, di occultarci agliocchi di coloro di cui in futuro saremmo stati parte. Io guardavo verso occidente e nascosto dietro il fumo della pipa cercavo di sognare un domani diverso. Il vecchio Antonio rimase in silenzio facendo soltanto il rumore necessario per arrotolarsi con un doblador una di quelle sigarette che annunciavano fumo e storie. Ma il vecchio Antonio nonparlò. Rimase a guardare nella direzione verso cui io guardavo easpettò paziente che parlassi: " Fino a quando continueremo anasconderci dalla nostra gente?", dissi mentre l'ultima boccata di fumo scappava dal fornello della pipa. Il vecchio Antonio si schiarì la voce e decise finalmente di accendere la sigaretta e la parola. Lentamente,come chi addolcisce la speranza, il vecchio Antonio dette nuova luce alpomeriggio con la storia dei sette arcobaleni."Proprio al principio dei mondi che i nostri avi avrebbero camminato, i più grandi dèi, quelli che crearono il mondo, i primi, scesero aparlare con gli uomini e le donne di mais. Era un pomeriggio comequesto, di freddo, di pioggia, e di tremulo sole. I primi tra gli dèi si sedettero a discutere con gli uomini e le donne di mais peraccordarsi su quali cammini dovessero percorrere gli uomini e le donne veritieri. Perché questi dèi, che erano i primi, quelli che crearono il mondo, non erano autoritari come gli dèi che arrivarono dopo. Non erano prepotenti i primi dèi, cercavano di andare d'accordo tra di loro e con gli uomini e le donne di mais. Cercavano di giungere al cammino migliore insieme, mettendosi d'accordo e parlando saggiamente. Dunque in quel pomeriggio, che era uno dei primi del primo tra i mondi, gli dèi più grandi stavano a parlare con gli uomini e le donne di mais, da eguali.
Si accordavano per cercare dei buoni accordi con gli altri uomini e le altre donne, di altre lingue e di altre idee. Dovevano camminare, gli uomini e le donne di mais, molto lontano dentro il loro cuore percercare parole che potessero essere intese da altri uomini e altre donne, altri colori, altri cuori. Dunque stabilirono quali lavori dovessero fare gli uomini e le donne di mais per dar vita a un mondo buono. E decisero che sette erano i primi lavori, quelli fondamentali per farne poi altri. E parlavano i sette primi dèi, quelli che crearono il mondo, dicendo che sette erano i lavori che dovevano essere compiuti perché il mondo fosse buono e cifacesse nuovi. Dicevano gli dèi più dovevano essere sette perché sette erano le arie e i cieli che davano un tetto al mondo, e dicevano i primi dèi che questi erano i sette cieli: il settimo cielo era quello di Nohochaacyum, il grande padre Chaac.
Nel sesto cielo stavano i Chaacob, gli dèi della pioggia.
Nel quinto i Kuilob Kaaxob, i signori del deserto.
che non andava né veniva ma semplicemente stava lì
e allora capirono che il ponte di luce, colori e nuvole non andava né veniva ma serviva per andare e per venire, e dunque furono molto felici tutti coloro che stavano a pensarsi e a impararsi, e capirono che era quella cosa buona, essere ponte perché vadano o vengano i mondi buoni, quelli nuovi che noi facciamo. Subito i musici tirarono fuori i loro strumenti e subitosi levarono in piedi i primi dèi e gli uomini e le donne veritieri e simisero a ballare perché già iniziavano a pensarsi, sapersi, parlarsi e conoscersi. Appena finito di ballare si riunirono un'altra volta es coprirono che sette volte sette significava che sette arcobaleni di sette colori dovevano passare durante il cammino perché potessero compiersi i sette lavori principali. E già sapevano che finiti i primi sette ne sarebbero seguiti altri sette, perché i ponti di colori, di nuvole e luce non vanno e non vengono, non hanno né un principio né untermine, non iniziano e non finiscono ma attraversano sempre da una sponda all'altra. Questo fu l'accordo che presero i primi dèi e gli uomini e le donne veritieri. Per questo, da quel pomeriggio di felicità e sapere, gli uomini e le donne di mais, i veritieri, passano la vitaf acendo ponti e anche nella morte fanno ponti. Sempre ponti di colori,nuvole e luce, sempre ponti per andare da una sponda all'altra, perfare i lavori che generano il mondo nuovo, quello che ci fa buoni,sette volte sette camminano gli uomini e le donne di mais, i veritieri. Facendo ponti vivono, facendo ponti muoiono.".Il vecchio Antonio tacque. Io rimasi a guardarlo e stavo quasi per chiedergli che cosa avesse a che fare tutto ciò con la mia domanda su quanto tempo avremmo dovuto nasconderci, quando una luce gli ravvivò lo sguardo e sorridendo mi indicò la montagna, a occidente. Io mi girai evidi un
Subcomandante Marcos
Da “Racconti per una solitudine insonne”
lunedì 23 giugno 2008
L'HO TROVATO ... ROBIN HOOD!!!!
- perchè non dovrò pagare 5000 euro, di questi tempi non si sa mai...anche il papa avrebbe preteso quei soldi se lo avesse trovato;
- perchè il mio eroe, mi ha promesso di tornare...anzi no, meglio ... cito testuali parole: RobinHood sta pensando seriamente di tornare!!! "
è stata la notizia più bella che avessi potuto ricevere in questa giornata ehm...più che noiosa e molto poco eccitante...cioè rimanere chiusi in casa un giorno intero...mi sento agli arresti domiciliari...Hitler mi ha proposto di andare a prendere una granita, ma ho preferito non uscire data la pessima condizione del mio viso bruciacchiato. Ho fatto rimandare anche una pizza di classe...io ho detto andate pure senza di me...ma che ci volete fare...sono indispensabile...d'altronde se manca il pagliaccio...non si ride......ahahah...nononono...risparmio gli innocenti e me ne rimango in casa, ma solo per oggi perchè domani riprendo a far danni in giro!
OK, come al solito ho divagato, mi fermi chi può!...stavamo parlando del ritorno di Robin...vi racconto come l'ho trovato...
Per caso, gironzolando e saltellando da un blog ad un altro, ho trovato la sua foresta di sherwood, e l'ho trovata più bella che mai, certo non è quella dove lo stavamo aspettando...credo che ci dovremmo mettere d'accordo per dove meglio decidere di spostarci. Si, credo si troverà una via di mezzo...lo vedo agguerrito...bè che altro dire...
BENTORNATO ROBIN HOOD!!
QUALCUNO L'HA TIRATA...
domenica 22 giugno 2008
QUAL E' DEI DUE, FASSINO? ...NON RIESCO AD INDIVIDUARLO -.-"
Oddio questo credo che sia il post più idiota che abbia mai fatto ma non ho potuto resistere alla tentazione, appena ho associato le due figure...e dopo il post su Robin Hood e Berlusconi...nononono, non ce l'ho fatta!!!
- MA CHI è FASSINO DEI DUE? A ME SEMBRANO IDENTICI...!! notevole somilianza l'ho trovata specialmente nelle orecchie e nella muscolatuta!
NB Non datemi retta, probabile che domani sto post lo cancello...anche se, ammetto, in questo momento mi sembra moooolto divertente
venerdì 20 giugno 2008
V2-day FALCONE, BORSELLINO, TRAVAGLIO, VS BERLUSCONI E CUFFARO
scaricato fresco fresco da youtube
mercoledì 18 giugno 2008
CARLO RUTA - LA GIUSTIZIA DEL NOSTRO STATO GIUSTO
...VE LO ASPETTATE, VERO?????
AH-AH-AH-AH C'E' INVECE CHI FA QUESTO...
...QUINDI DIREI CHE LA VOSTRA SOLUZIONE E' UNA SOLA...
Quando gli uccelli cantano...chiudiamoli il becco!
Libera informazione? MA DOVE?!
Lo Stato, solitamente sceglie tra due alternative
- perseguitiamo chi ci mette i bastoni tra le ruote;
- uccidiamo chi ci mette i bastoni tra le ruote
GRAZIE!
L’Associazione PeaceLink esprime la propria solidarietà a Carlo Ruta. Il giornalista siciliano è stato condannato a 8 mesi di carcere per aver ospitato sul suo sito http://www.accadeinsicilia.net/ (integralmente oscurato nel dicembre 2004) l’intervento di un ex funzionario pubblico di Ragusa. E’ questo solo l’ultimo di tanti episodi che in questi anni hanno avuto l’obiettivo di intimidire e oscurare l’informazione indipendente. Episodi che hanno colpito tra gli altri, oltre a Carlo Ruta, Umberto Santino del Centro di documentazione siciliana "Peppino Impastato" e Marco Benanti, ex direttore responsabile del portale Erroneo.org.
PeaceLink sostiene l’informazione antimafia e il giornalismo coraggioso sin dagli albori delle sue attivita’ nei primi anni ’90, quando la rivista "I Siciliani" di Pippo Fava veniva diffusa da PeaceLink sulla proprie rete di BBS. Oggi PeaceLink ospita sul proprio sito web la "Catena di Sanlibero" di Riccardo Orioles, gia’ collaboratore di Fava e cofondatore della rivista "Avvenimenti", e ha denunciato le persecuzioni legali che hanno colpito Carlo Ruta gia’ nel settembre 2005, durante il convegno "Cyber-Freedom" al quale Ruta ha partecipato come relatore e testimone. Purtroppo questa testimonianza e’ caduta nel vuoto, scontrandosi non solo con i bavagli mafiosi di chi ha tutto l’interesse a imbavagliare voci scomode, ma anche grazie al colpevole e complice silenzio dei salotti radical-chic di certa sinistra, dove sindacalisti, giornalisti, politici e intellettuali sono pronti a difendere a spada tratta Biagi, Luttazzi e Santoro, ma diventano colpevolmente silenti (e pertanto omertosi) quando il pugno del potere mafioso colpisce attraverso i tribunali chi lavora contro il malaffare e la criminalita’ lontano dalle luci dei riflettori, dalle vetrine televisive e dalla ribalta del palcoscenico. Il convegno cyber-freedom è stato l’occasione per l’inizio di una proficua collaborazione tra PeaceLink e Carlo Ruta, che oggi collabora con il portale dell’associazione. In questi anni Carlo ha cercato di indagare e documentare tante vicende della Sicilia, spesso ambigue e oscure. E’ un lavoro che espone a rischi importanti. L’Associazione PeaceLink intende quindi stringersi attorno a Carlo e al suo coraggioso lavoro.
FIRMA LA PETIZIONE PER CARLO RUTA
http://www.censurati.it/voxpeople/carloruta/
LA CATENA DI SAN LIBERO - 366
9 giugno 2008
___________________________
"Rauss! Schnell!"
La polizia è arrivata, ha circondato il campo, ha messo la gente in fila, ha ritirato i documenti e ha cominciato a fare le perquisizioni. Fra i messi in fila e i perquisiti c'è anche una medaglia d'oro, Giorgio Bezzecchi. "Mio nonno è finito ad Auschwitz, col fascismo di allora. Mio padre è scampato per caso alle retate. Noi siamo qui in Italia da sessant'anni. Siamo italiani. Vergogna!". Imbarazzo fra i funzionari e nei giornali. Forse qualcuno ha ecceduto. Forse bisognava metterci un po' di diplomazia. "Ma con tutti gli zingari che ci sono, proprio uno con la medaglia d'oro dovevi andare a beccare!". "Un equivoco, Eccellenza. Sì, comprendo benissimo, Eccellenza. L'opinione pubblica, quel che diranno all'estero, le strumentalizzazioni...". Poi, messo giù il telefono: "Ma insomma, perché non se li vengono a perquisire loro, 'sti maledetti zingari, invece di fare i cagasentenze da Roma?". Neanche perquisire il padre di Anna Frank, ex ufficiale decorato ancorché ebreo, era stato facile a suo tempo.
Nel campo, una bambolina di pezza, abbandonata per terra in mezzo al fango. La radio trasmette Lilì Marlene, la Polizei se n'è andata senz'altri intoppi. E tutto è normale, in Italia, salvo quella targa stradale, vicino al campo zingari di Rogoredo appena "normalizzato": "via Peppino Impastato".
______________________________________
Stop alle intercettazioni
Piovra, governo ladro.
______________________________________
Mr Burns
Fuga di liquido dall'impianto di raffreddamento nella centrale nuleare di Krsko, 130 chilometri da Trieste. "Tanto rumore per una valvola guasta". "Andremo avanti col nucleare. Indietro non si torna". Le prossime centrali italiane verranno affidate a un boss locale albanese, Berisha.
______________________________________
Lotta alla fame
"Mangiate pure ragni e cavallette: sono gustosi e molto nutrienti". I ricercatori americani: molti insetti hanno pochi grassi e abbondano di proteine.
______________________________________
Adolescenza
Per noia, per imitare il film americano, per You Tube, non si sa: fatto sta che a un certo punto si son messi a sparare coi fucili a piombini contro il tram. Ferito un pensionato. I tre, su Repubblica, sono paternamente definiti "gli adolescenti". In realtà hanno diciannove, diciannove e ventitrè anni. Per chi hanno votato, il giorno delle elezioni? Chi è più italiano dei due, un fannagòt da nerbate come questi, o un rumeno che si rompe il culo a fare il muratore?
______________________________________
Gli italiani e i bambini
Gli italiani non rubano i bambini. Gli sparano in mezzo alla strada, come in Calabria a Melito (regolamento di conti e pallottole all'impazzata). "Gli" italiani, o perlomeno "molti" italiani: non solo l'italiano che ha sparato, perché di cinquecento testimoni, dicono i carabinieri, non se n'è presentato nemmeno uno.
______________________________________
Mezza democrazia
Catania. Un comunicato stampa del Comune (quello da cui è appena scappato Scapagnini) dà notizia del "firmato accordo fra il Comune e i proprietari dell'area di corso Martiri della Libertà", con annessa pubblica cerimonia. L'area in questione è l'ultimo pezzo dello sventramento di Catania anni '60, rimasto incompleto per varie traversie e senz'altro il più grosso boccone ancora disponibile per i costruttori catanesi.
Il comunicato elenca diligentemente tutti i partecipanti alla cerimonia. Il presidente, il prefetto, il senatore, il questore, il sindaco (ex), il "rappresentante della proprietà", l'"advisor" della proprietà e i rappresentanti "del mondo imprenditoriale, economico e degli ordini professionali di Catania". Puro Brecht. L'unica cosa che manca, e che non viene accennata mai neanche per sbaglio, è ^chi è^ la proprietà. Ciancio? Famiglia Rendo? Altri cavalieri? Il Vaticano (come in origine)? E chi lo sa. E' come dare la locandina dell'Amleto con i nomi di tutti, meno che del regista e di Amleto. Amletico, veramente. Comunque, con evidenza, il Grande Affare comincia. Sarà - come abbiamo visto - clandestino, come tutti gli affari di Catania, perché in città manca l'informazione.
Adesso, per esempio, ci sono le elezioni ma "La Sicilia" ignora completamente alcuni e appoggia arbitrariamente altri. Sono elezioni vere, quelle in cui i mezzi d'informazione nascondono ai cittadini una parte dei candidati? E non succede solo stavolta, o solo per caso. Sentiamo cosa afferma pubblicamente Ciancio, il padrone de "La Sicilia", il 24 marzo 2007:"E' vero. Il suo nome non lo pubblico [si parla di Claudio Fava, n.d.r.] perché mi insulta ogni minuto. Nessuno mi può obbligare a farlo. E se il giudice mi condanna, presento appello... Ma scriva che tutto ciò accade per ragioni personali dell'editore, no, anzi, del direttore".
La libertà d'informazione, a Catania, è solo una "questione personale". Votate, ma ricordatevi che non sono elezioni libere. Sono elezioni in una città di mezza democrazia.
______________________________________
Il teatro e i giornalisti
Se i "media dell'odio" vi fanno paura per la loro capacità di esasperare i conflitti etnici e sociali, è il momento di spegnere la tv, chiudere i giornali e guardare da qualche altra parte, ad esempio in rete o per strada, e ritrovare l'ottimismo. Su giornalismi.info/mediarom è partita nei giorni scorsi la campagna "Giornalisti contro il razzismo", lanciata da tre colleghi (Lorenzo Guadagnucci, Beatrice Montini, Zenone Sovilla) preoccupati perché i media "rischiano di svolgere un ruolo attivo nel fomentare diffidenza e xenofobia sia verso i rom sia verso gli stranieri residenti nel nostro Paese". Oltre alla raccolta di adesioni, sul sito si è attivato anche un "Osservatorio sul razzismo nei media" che permette a chiunque di segnalare episodi di cattivo giornalismo. Un'altra iniziativa per riflettere sul rapporto tra "noi" e "gli altri" passa attraverso il teatro, da sempre un canale di comunicazione strategico quando gli altri media sono "allineati".
Il 28 maggio gli artisti del "Teatro di Nascosto" (www.teatrodinascosto.it) si sono riuniti davanti a Montecitorio partendo da Volterra per una "azione bianca" finalizzata a "portare all'attenzione del Parlamento italiano la situazione dei rifugiati". Al centro di questa performance teatrale c'è la consegna ufficiale in Parlamento della "Charta" di Volterra, un documento sulle politiche di immigrazione firmato nel novembre 2007, da parlamentari italiani ed europei appartenenti a diversi schieramenti politici, che il "Teatro di Nascosto".porterà in tourneè assieme ai suoi spettacoli per interpellare le istituzioni.
"Per alcuni mesi - scrivono gli artisti - abbiamo lavorato in silenzio. Abbiamo fatto un piccolo tour con lo spettacolo 'Città in guerrà', stiamo facendo le prove per il nuovo teatro reportage per l'estate che racconterà storie vere di donne del medio oriente e abbiamo dovuto cercare soluzioni per diversi problemi, economici ed organizzativi. Non che siano tutti risolti, però inizieremo un percorso bellissimo". Gianni Calastri e Annet Henneman, fondatori del "Teatro di Nascosto", lavorano da otto anni sul genere del "teatro reportage", passando attraverso Turchia, Kurdistan, Iran, Iraq, India, Calcutta per raccogliere la voce di persone, situazioni, popoli in difficoltà , storie individuali e collettive. [carlo gubitosa]
______________________________________
Monnezza
Dalle intercettazioni dei magistrati napoletani, finite con venticinque arresti di altrettanti esponenti dell'establishment locale: "Qua finisce come in Vajont". "Il deposito di Villaricca ormai è una piscina di percolato". "Manca poco al bordo, copri con la sabbia". Con la legge nuova, niente intercettazioni, niente arresti e quindi niente necessità, per il Corriere della Sera, di uscire con ponderosi articoli contro i magistrati napoletani. Pierluigi Battista: "Addirittura una retata, la coreografia degli arresti in massa per sgominare una banda di malfattori. E chi sarebbero questi presunti malfattori prontamente consegnati alla giustizia con grande dispiego di forze? Tecnici che in questi anni sono stati il cuore del commissariato per l'emergenza rifiuti a Napoli".
______________________________________
Freheit ist konkret
Falcone, che era un ragazzo di quartiere, da piccolo giocava a pallone nell'antichissima piazza Magione, a Palermo. "Quelli di piazza Magione", si diceva. "Sono cresciuto a piazza Magione". Ma adesso vogliono cambiarle il nome: si chiamerà - dice il comune, che non è antimafioso - Piazza Giovanni Falcone Magistrato. Protestano gli abitanti del quartiere, protesta don Giacomo Ribaudo, il coraggioso - e antimafioso sul serio - parroco del quartiere: "Il sindaco invece di intitolare strade i preoccupi dei senzatetto, dei moltissimi senza lavoro, di riportare l'ordine nei quartieri in abbandono. I nostri eroi si onorano con gesti concreti, non con le strategie mediatiche cancellando la storia".
______________________________________
Arrestate quei cadaveri
Una telefonata a Zapping: "Io credo che l’immigrazione sia un affare anche per chi traffica con le pompe funebri in Sicilia. Pensi signora mia, oggi hanno trovato 'sti dodici cadaveri a ben 44 miglia dalle coste della Sicilia. Perchè li hanno portati in qua? Perché non li hanno ributtati in là sulle loro coste? Dev’esserci qualcuno in Sicilia che ci traffica". [aldo vincent]
______________________________________
Marta Branchi wrote:
Il titolo di prima donna-rettore non spetta (come scrivi tu) a Cristiana Compagno di Udine ma a Biancamaria Tedeschini Lalli che già nel 1992 Rettore della allora neonata Università di Roma 3. Te l'ho voluto dire perchè mi piace che se Repubblica dice un sacco di fesserie, queste possano essere corrette invece su San Libero che è notoriamente molto più affidabile
______________________________________
raffaele.simonetti@iol.it wrote:
Nel servizio sulla BBC, Report e l'Oms vorrei osservare - lungi dal voler prendere le difese d'ufficio di chicchessia - che forse vi è sfuggito un particolare che mi ha fatto invece sobbalzare: è stato infatti sottolineato nel servizio che i limiti dell'Oms, che se non sbaglio sono qualcosa come 800 volte più alti dei valori riscontrati, sono basati ^unicamente sugli effetti termici^. In altre parole finché le cellule non "friggono" va tutto bene. A questa stregua anche le case sotto le linee aeree ad alta tensione non comporterebbero rischi - cosa che nessuno più mi pare tenti di sostenere. Quanto a Paolo Attivissimo, di cui a suo tempo lessi e apprezzai qualche commento su informatica e internet, ha, a mio parere, perso ogni credito da quando difende fino all'ultimo il rapporto del Dipartimento di Stato USA sull' 11 settembre
______________________________________
Fluxus wrote:
Continua il dibattito sul nucleare - non è vero che a destra si sia a favore e a sinistra contro - il discorso è ampio, articolato e trasversale. Sono di destra e amo Berlusconi! sono però contrario al nucleare dato che l'uranio sta per finire e non siamo buoni a smaltire neppure il pattume casalingo, figuriamoci le scorie nucleari! Meglio investire in recupero energetico dall'immondizia, energia solare, eolica, geotermica
______________________________________
Lina Arena wrote:
Il clandestino viene punito per il solo fatto di aver messo piede nella nostra terra. Perchè non introdurre identico rigore nei confronti del padrone che non osserva la sentenza di reintegra nel posto di lavoro? Spesso costui paga la retribuzione e lascia il lavoratore fuori dai cancelli della fabbrica. Si tratta di un privilegio assurdo, malvagio che avalla una sorta di odio di classe contro il lavoratore che ha avuto ragione ma non può mettere piede nella casa di chi lo ha fatto fuori o lo ha affamato
______________________________________
Daniele wrote:
Io sono un vigliacco perché sono di Bologna e tollero che il sindaco di Bologna indossi il fazzoletto al collo dei deportati di Auschwitz e poi “discuta” con il consigliere Raisi di An per intitolare una strada a Giorgio Almirante e non ho ancora cambiato città;Io sono un vigliacco perché due giorni fa ho visto sul mio stesso autobus un bestione con la svastica nera al collo e non l’ho insultato ricordandogli che Bologna è medaglia d’oro al valore militare e città martire della Resistenza, ma ho solo pensato che in quel momento ero in servizio per il Comune di Bologna e non volevo avere grane;Io sono un vigliacco, forse, ma non trovando nessuno per cui votare che rappresentasse diritti e democrazia non ho votato ed ho, comunque, permesso che vincessero i fascisti;Io sono un vigliacco perché mi sto accorgendo che, un po’ meno degli altri, ma come tanti altri, mi sto assuefacendo alle ronde, alle svastiche e ai manganelli a Chaiano e non ho di meglio che guardarli su internet.L’unica cosa è che nel mio piccolo (e lo so che è poco) sono ancora iscritto all’Anpi come antifascista, ma non sono abbastanza coraggioso da esserlo tutti i giorni
______________________________________
Pigneto e dintorni
Mario wrote:
Un consiglio. Un pò di prudenza - il caso Pigneto - non guasta. Non partiamo in quarta, per poi dover fare (ma la facciamo?) marcia indietro
---
Massimo B. wrote:
Caro R., sono stato testimone dei “fatti del Pigneto” e, pur apprezzando di norma i tuoi interventi, non posso fare a meno di esprimere il mio più profondo dissenso a chiunque ancora insista sulla versione del “raid fascista-xenofobo”. L’extracomunitario intervistato dal Tg1 è, nel quartiere, uno “stimatissimo” piccolo spacciatore e sfruttatore di connazionali, che fa dormire a dozzine nel suo magazzino e picchia a cinghiate se non rispettano le “sue” regole. C’è un gioco delle parti in cui ciascuno tira acqua al proprio mulino. Fino a violentare la storia e I fatti. Tanto che il quartiere forse più di sinistra di tutta Roma viene dipinto come lo scenario di una spedizione punitiva di neofascisti. Il “raid”, esecrabile in ogni caso sia chiaro, è scaturito quindi da ben altri sentimenti. E se continuiamo a ripeterci la filastrocca stonata e demodè dell’aggressione fascio-xenofoba, stiamo solo perdendo un’altra occasione per capirci qualcosa
-----
Paolo wrote:
Carissimo O., è disposto a rimangiarsi almeno parte degli articoli Eiar e Uovo di serpente, dopo la scoperta che la spedizione punitiva del pigneto è stata capitanata da un Cheguevarista di sinistra?
-----
Caro Paolo e cari gli altri,
no, non sono disposto, mi dispiace. Per due motivi. Il primo è non mi convincono affatto le versioni ufficiali (Napoli, Catania, Pigneto). Su Napoli, aspetto ancora le indagini sulla sedicenne "ladra di bambini": che potrebbe anche essere stata utilizzata a freddo per un'operazione di riappropriazione del territorio da tempo programmata dalla camorra (o meglio, Sistema) locale. L'altro "furto di bambini", a Catania, è stato rapidamente smontato da un sito locale (www.step1.it) e da vari giovani giornalisti (e, prima di tutti, da Giovanna Quasimodo antica redattrice dei Siciliani). Sul Pigneto mi rendono perplesso le dichiarazioni della collega Simona Zappulla, testimone oculare, che sostiene con molta fermezza che a dirigere l'attacco era un giovane di venticinque anni, magro, e non il corpulento cinquantenne che se n'è invece assunto - senza rimetterci niente, e in un clima da "volemose bene generale" - la responsabilità. Come cronista, la faccenda mi puzza.
Il secondo motivo è che tutti questi linciaggi e pogrom - l'altro giorno hanno picchiato a sangue due omosessuali a Napoli: ma non fa più notizia - sono politici in sè, profondamente. Non tanto per l'eventuale affiliazione a questo o quel gruppo di destra o di estrema destra (che poi, in Italia, sarebbero teoricamente vietati), quando per la precisione storica con cui ripercorrono esattamente la stessa strada del primo fascismo. Il tizio del Pigneto, il "buon borgataro", con o senza Guevara, fascista resta. Anzi, tecnicamente è un perfetto nazista degli anni Trenta, un S.A., con le sue canzoni "contro la reazione", la sua bandiera rossa (con svastica) e il suo lumpen orgogliosamente esibito. Non scherziamo con queste cose. Bello er dibbattito, bella la democrazia, ma se questa faccenda va avanti ci sarà da riformare gli Arditi del Popolo nei quartieri. [r.o.]
______________________________________
"Io sono Spartaco"
"Siamo tutti Pino-maniaci": l'idea è dell'associazione antimafia Rita Atria e consiste nel fatto di prendere ciascuno a turno il posto di Pino Maniaci, il coraggioso direttore di Telejato, che fa dura - e allegra - informazione antimafia in quel di Partinico. Hanno risposto in tanti, e la faccenda andrà avanti a lungo con cento facce diverse che si alterneranno quest'estate ai microfoni dell'emittente. Gli "amici", intanto, hanno chiamato la ditta dell'Adsl, spacciandosi per gente di Telejato, e hanno fatto tagliare le linee. Computer e sito fermi per un po' e poi, come sempre, di nuovo in rete più pimpanti di prima.Info: www.ritaatria.it, http://www.telejato.it/
______________________________________
*
http://www.ucuntu.org/
______________________________________
Per collaborare a questa e-zine, o per criticarla o anche semplicemente per liberarsene, basta scrivere a riccardoorioles@gmail.com -- Fa' girare."
A che serve vivere, se non c'è il coraggio di lottare?" (Giuseppe Fava)
lunedì 16 giugno 2008
A.A.A. CERCASI ROBIN DISPERATAMENTE
Non è più tornato nella sua foresta di Sherwood...quella che amava tanto...
Le cose sono cambiate da quando non c'è più...non si danza più, non si canta più, le cascate hanno rallentato il loro andamento, non fanno più rumore come una volta, su quel rumore vi ricordate che ci ballavamo anche noi come fosse musica?
L'eroe dei catoni animati, l'UNICO che abbia mai rubato ai ricchi per sfamare i poveri, e non rubato ai ricchi per sfamare i ricchi o rubato ai poveri per sfamare i ricchi...insomma avete capito...dov'è il Robin Hood del 2008?? dove sei??
pps...ancora più importante...quella cifra ... 5000 euro, fate come se non ci fosse nella foto, che poi se me lo trovate Robin, mica ve li do, ma non per cattiveria è che non ce li ho proprio 5000 euro ... li ho prestati a Berlusca ... sapete ... voleva salvare l'ALITALIA ...
domenica 15 giugno 2008
ANDREA RIVERA
Ciò che in questo video viene detto da questo strano, ma semplicemente fantastico personaggio può essere opinabile o meno; adorandolo, personalmente, sono in disaccordo con lui su determinate cose...ma l'energia e la passione che respira in questo video è quello che serve, a chi, non ci crede abbastanza. Con me ha avuto solo l'effetto di caricarmi sino ad esplodere. Quindi sedetevi per bene e raddrizzate le orecchie, anche gli asini si darebbero una mossa dopo aver ascoltato le parole di questo ragazzo.
E' ORA.. Andrea Rivera
LA MAGIA DI WALT DISNEY...
"i sogni son desideri...di felicità...nel sogno non hai pensieri, ti esprimi con sincerità..."
io la canticchio in continuazione...senza credermi Cenerentola.
Come mi dice sempre la mia amica Luciana "più che Cenerentola potresti essere Genoveffa...o Anastasia, è indifferente"
..okay, afferrato il concetto...è quello, ho capito...
è vero, di Cenerentola non ho niente...e neanche ho molto chiaro il concetto di Principessa ... non faccio la riverenza e parlo anche se non è il caso e se non sono interpellata, uccellini e topolini non mi acconciano i capelli al mattino, non perdo le scarpe, però, in compenso perdo la memoria...
allora sono la fata smemorina? No, neppure quello, non ho bacchetta e non sono nemmeno tanto buona nè così DOLCE...
Alle principesse, di gran lunga preferisco LILY e il suo VAGABONDO...
... il duo TIMON&PUMBA non lo cambierei con nulla al mondo
"senza pensieri la tua vita saaràà chi vorrà vivrà in libertà....hakuna matata..."
... MUFASA l'ho rimpianto anche io assieme a SIMBA...
-Guarda le stelle! I grandi re del passato ci guardano da lì!
-Davvero?
-Si'.....percio' quando ti senti solo ricordati che quei re saranno sempre li' per guidarti...e ci saro' anch'io....
.... la tenerezza di PAPERINO non mi è indifferente
....TOPOLINO è un mito...
... senza nulla togliere a PIPPO...
giovedì 12 giugno 2008
COSA NOSTRA, CAMORRA, 'NDRANGHETA...STATO?! CI SEI?
I NOSTRI SPLENDIDI EROI DI TUTTI I GIORNI, I NOSTRI GUERRIERI COLORATI CHE OGNI MATTINA VESTITI DI MILLE COLORI OCCUPANO LE AULE, LE STRADE, LE PERIFERIE, I CORTILI DI QUESTA NOSTRA ITALIA,
I NOSTRI FIGLI E I NOSTRI FRATELLI, CHE SONO I NOSTRI SOGNI DI SEMPRE, SEMPRE UGUALI E SEMPRE DIVERSI.
LE NOSTRE PAURE E LE NOSTRE SPERANZE,
I NOSTRI MILLE DUBBI E LE NOSTRE CERTEZZE.
COME LE GOCCE DELLA PIOGGIA DANZIAMO SULLA VOSTRA ARROGANZA E DIVENTIAMO FIUMI DI GIUSTIZIA, TORRENTI IMPETUOSI DI RIVOLTA AI VOSTRI CRIMINI, ALLA VOSTRA INDIFFERENZA COMPLICE, ALLA VOSTRA AMBIGUITA' CONSAPEVOLE.
NOI SIAMO I VOSTRI FIGLI, I VOSTRI FRATELLI, I VOSTRI MIGLIORI AMICI, E SIAMO UNA MOLTITUDINE, UN' ECO SENZA FINE DI SUSSURRI E DI SGUARDI CHE NON FINISCONO.
NON FINISCONO NELLA POLVERE DELLE MACERIE,
NON FINISCONO NEL DOLORE DELLA TORTURA,
NON FINISCONO NELLA VIOLENZA DEL RICATTO,
NON FINISCONO NELLA VILTA' DI CHI ABUSA.
ED E' UN ESERCITO INVINCIBILE, PERCHE' SIAMO I VOSTRI SOGNI PERDUTI, LA VOSTRA UMANITA' SVENDUTA, LA VOSTRA DOLCEZZA RIMOSSA, LA DIGNITA' CHE AVETE TRADITO.
gruppo capitano ultimo