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Io mi girai e vidi un arcobaleno che non andava e non veniva, che semplicemente stava , facendo ponti per i mondi, facendo ponti per i sogni.


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...tutto è ancora da fare, da sognare, da lottare...

lunedì 21 luglio 2008

COME (RI)TROVARE LA STRADA

LA FAVOLA DELLA CODINA DI NUVOLA

7 novembre 1997
C' era una volta una nuvola molto piccolina e molto solitaria, che se ne stava sempre lontana dalle nuvole grandi. Era proprio piccolina, appena una codina di nuvola. E quando le nuvole grandi diventavano pioggia per dipingere di verde le montagne, la nuvoletta arrivava volando per offrire i suoi servigi, ma veniva disprezzata perchè era troppo piccola.
" Tu non servi a niente perchè sei troppo piccola!" le dicevano le nuvole grandi. E la prendevano così tanto in giro che la nuvoletta se ne andava tutta triste a piovere da un' altra parte, ma dovunque arrivasse le grandi nubi la mettevano sempre da parte.
E fu così che la nuvoletta andò molto lontano, finchè arrivò in una zona molto secca, senza neanche un ramoscello, e la nuvoletta disse allora al suo specchio (pare infatti che la nuvoletta portasse con sè uno specchio per chiacchierare quando rimaneva sola) :
"Questo posto va bene per piovere perchè qui di certo non viene nessuno".
E allora la nuvoletta cominciò a sforzarsi di piovere e alla fine le uscì una gocciolina. Poi la nuvoletta si dissolse e divenne una gocciolina di pioggia. A poco a poco , la nuvoletta - che ormai era una gocciolina di pioggia - cominciò a cadere. Sola soletta se ne stava cadendo, e di sotto non c' era niente ad aspettarla . E sola soletta alla fine la gocciolina alla fine cadde. Siccome in quel deserto c' era molto silenzio, quando la gocciolina cadde su una pietra fece molto rumore. Allora la Terra si risvegliò e chiese :
" Che cos'è tutto questo rumore?".
"E' caduta una goccia di pioggia."
"Una goccia di pioggia? Allora sta per piovere. Presto! Preparatevi perchè sta per piovere!" Avvertì le piante che se ne stavano sotto la Terra al riparo dal Sole. Le piante si risvegliarono in tutta fretta e si affacciarono, e per un istante tutto quel deserto si ricoprì di verde. Le nuvole grandi da lontano videro così tanto verde e dissero: "Laggiù c'è molto verde,
andiamo a piovere in quel posto che non sapevamo fosse verde!"
E andarono a piovere in quel posto che prima era un deserto, e piovve a lungo, le piante crebbero e tutto rimase verde per sempre. "Per fortuna che ci siamo noi," dissero le nuvole grandi "perchè senza di noi non c'è verde".
E nessuno si ricordò in quel momento della codina di nuvola che era diventata goccia e che con il suo rumore aveva risvegliato chi stava dormendo. Nessuno se ne ricordò tranne la pietra, che conservò il ricordo della gocciolina di pioggia.
Passò il tempo e le prime nuvole grandi si dissolsero e morirono le prime piante.
E alle nuove piante che nacquero e alle nuove nuvole che arrivarono la pietra che non muore
raccontò la storia della codina di nuvola che divenne gocciolina di pioggia.

Da Racconti per una solitudine insonne
SUBCOMANDANTE
MARCOS
www.capitanoultimo.it

4 commenti:

Kaishe ha detto...

Che incanto questa storia...
E quanti nuvoloni dai quali temere scrosci devastanti abbiamo visto... e quante codine di novole abbiamo "trascurato" invece portavano VITA...

Buongiorno Rob!

Unknown ha detto...

ciao bella,
vorrei potermi perdere nelle tue favole... ma qui è il caos ;-)
grazie del premio, ti ho lasciato un commento qui sotto.
un abbraccio forte e a presto!
http://semprenoi.blog.tiscali.it

Anonimo ha detto...

Ciao Roberta.
Come sempre faccio un salto sul tuo blog e oggi mi sono soffermata a leggere questa bellissima favola.
Bè...So che questo commento non servirà a molto, so che queste parole non serviranno a farti capire quanto mi dispiaccia questa distanza fra di noi.
Bè...In questo caso sei te la codina di nuvola. Ti ho trascurato, non ho saputo apprezzare ciò che ho ricevuto da te nel giusto modo. Mi dispiace tanto, mi dispiace. So che ti senti tradita da me, che mi vedi come una porta che si stava leggermente aprendo e poi si è chiusa di botto, lasciandoti ferita e triste. Mi dispiace e non puoi immaginare quanto. Immagino che te mi consideri una persona che si è lasciata andare alle belle parole, che non ha espresso ciò che voleva e che si è lasciata andare, mentendo più volte.
Bè...Posso assicurarti che a te ci tengo davvero, che per me sei importante...E mi dispiace che si sia venuta a creare questa situazione, davvero.
Io ti ho detto tutto quello che volevo dirti, ti sto tendendo una mano. Sai dove trovarmi, se ne vuoi parlare.
Un bacio
Federica

ha detto...

Donatella: guarda il premio è DEL TUTTO MERITATO, te lo assicuro e anche la fiducia...
e poi è meglio non perfersi nelle mie fiabe...:D va a finire che ci credi troppo...
prenditi tutto il tempo che vuoi non ho fretta nel vedere il premio esposto in vetrina..l'importante è che hai il premio è che hai letto il perchè.

ps: SONO CONTENTA CHE TU SIA TORNATA :P

Federica: magari ne parliamo un'altra volta. Prima mi calmo, poi ne parliamo, sono leggermente indisposta nei tuoi confronti in questo momento. Ma passa, almeno credo. Ok? quindi stai tranquilla.


IL NOSTRO ESERCITO INVINCIBILE,
I NOSTRI SPLENDIDI EROI DI TUTTI I GIORNI, I NOSTRI GUERRIERI COLORATI CHE OGNI MATTINA VESTITI DI MILLE COLORI OCCUPANO LE AULE, LE STRADE, LE PERIFERIE, I CORTILI DI QUESTA NOSTRA ITALIA,

I NOSTRI FIGLI E I NOSTRI FRATELLI, CHE SONO I NOSTRI SOGNI DI SEMPRE, SEMPRE UGUALI E SEMPRE DIVERSI.
LE NOSTRE PAURE E LE NOSTRE SPERANZE,
I NOSTRI MILLE DUBBI E LE NOSTRE CERTEZZE.

COME LE GOCCE DELLA PIOGGIA DANZIAMO SULLA VOSTRA ARROGANZA E DIVENTIAMO FIUMI DI GIUSTIZIA, TORRENTI IMPETUOSI DI RIVOLTA AI VOSTRI CRIMINI, ALLA VOSTRA INDIFFERENZA COMPLICE, ALLA VOSTRA AMBIGUITA' CONSAPEVOLE.

NOI SIAMO I VOSTRI FIGLI, I VOSTRI FRATELLI, I VOSTRI MIGLIORI AMICI, E SIAMO UNA MOLTITUDINE, UN' ECO SENZA FINE DI SUSSURRI E DI SGUARDI CHE NON FINISCONO.

NON FINISCONO NELLA POLVERE DELLE MACERIE,
NON FINISCONO NEL DOLORE DELLA TORTURA,
NON FINISCONO NELLA VIOLENZA DEL RICATTO,
NON FINISCONO NELLA VILTA' DI CHI ABUSA.

ED E' UN ESERCITO INVINCIBILE, PERCHE' SIAMO I VOSTRI SOGNI PERDUTI, LA VOSTRA UMANITA' SVENDUTA, LA VOSTRA DOLCEZZA RIMOSSA, LA DIGNITA' CHE AVETE TRADITO.

gruppo capitano ultimo