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Io mi girai e vidi un arcobaleno che non andava e non veniva, che semplicemente stava , facendo ponti per i mondi, facendo ponti per i sogni.


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...tutto è ancora da fare, da sognare, da lottare...

lunedì 14 luglio 2008

ARTISTI DI STRADA

Se mai avessi voluto scappare di casa, se mai avessi voluto cambiare la mia vita e ricominciare da zero, magari senza un soldo in tasca, se avessi avuto qualche straordinaria qualità...... avrei sicuramente scelto di fare l'artista di strada.

...Gli artisti di strada...Non sono pieni di soldi, non hanno deliri di onnipotenza, si sentono onnipotenti (ne sono sicura) solo quando vedono un bimbo sorridere.


"La strada, quella che corre dietro ai passi, quella che è fatta di attimi immensi e sfuggenti, quella che ti sorride dietro all' angolo e non capisci se la luce che vedi negli occhi dei passanti appartiene a loro o se sono stelle filanti." capitanoultimo.it

Nell'ultimo periodo ne ho visti tanti, bè tanti...ne ho visti abbastanza... chi se la suona e chi se la canta, chi mima...sono di varie età, con le rughe che escono non appena si lasciano andare ad un sorriso, oppure con dei capelli sparati in alto e degli occhi simpatici.
Di loro mi piace il sorriso. Questa gente ha un sorriso per tutti, anche per chi li evita, pensando che stiano facendo le elemosine.
Rimarrei ore li seduta ad ascoltare quell'uomo con il suo basso che allegro suona aspettando qualche soldo...e se non glielo dai ti sorride lo stesso.
Oppure quel mimo che si muove quando metti quei dieci centesimi nel suo piccolo salvadanaio...
Dal sito del capitano ultimo, ho preso questa intervista che mi ha colpito, che mi ha fatta sorridere. Per quanto ho trovato quest'uomo di una purezza che è rara e solo in pochi ho trovato. Sarà che questa è una caratteristica che può appartenere solo a certa gente. Un privilegio per pochi insomma...un privilegio, in questo caso, per Marcel

"...in certi momenti nulla è più reale dei suoi occhi dolci, della sua squillante risata, della sua andatura da puledrino...forse io non sono altro che uno dei miei personaggi di stracci e lei è la mano che mi muove..." Marcel



“Vienimi a trovare a casa, adesso funziona anche il citofono!”
Queste le parole del portafortuna di piazza navona, l’uomo che si è inventato un modo per divertire la gente facendo ballare pupazzetti costruiti da lui, al centro di Piazza Navona. Segue un condensato di chiacchierate amichevoli fatte tra me lui.
Da quanto fai questo lavoro?
Eh, sono sette anni, ormai. Non torno in Sicilia da un sacco di tempo, anche perché prima quando si sposavano i parenti, ora quando muoiono. Sono rimasto solo io, e poi i miei amici sono tutti qua, ormai. Sono tantissimi, gli amici, perché le persone che conosco qui non fanno solo un salto e vanno via, ma rimangono amici. E mi ricordo di tutti, dei bambini e dei nonnetti. Una volta una bambina mi ha chiesto se andavo a fare uno spettacolo per il suo compleanno. Mi ha fatto un sorriso a girocollo a cui non ho potuto resistere e sono andato.
Chi è Marcel?
Io vengo da una famiglia normale, come tante, dalla mia terra mi sono staccato a fatica, ma i casi della vita mi hanno portato a girare il mondo e a conoscere le persone. Io prima vendevo giocattoli a grandi aziende. Erano bambole fatte a mano, la fattura era unica, tutti pezzi unici, si guadagnava bene, tantissimo. Ma io mi sono sempre evoluto, finchè non mi è capitato di incappare in gente che cominciava a darmi fastidio, a chiedermi soldi per lasciarmi in pace. Il pizzo, insomma. Figurati se uno con lo spirito libero come me e per di più orgoglioso e siciliano va a cedere a ricatti di questo genere. Mi ci vedi? Sono anche riuscito a sfuggire a un agguato, ma li ho fregati (e qui segue una bella risatina, n.d.r.).Ho venduto tutto e mi sono messo a fare l’artista di strada. Si vive alla giornata, di quello che ti offre la gente. I turisti, gli amici che vengono a vedermi, alla fine della giornata ho sempre il mio gruzzoletto.
Il contatto con la gente è importante?
Molto, molto, però ultimamente è diventato anche pericoloso. Ogni tanto mi trovo davanti qualcuno che cerca di portarmi via tutto quello guadagnato in una giornata, e più di una volta mi ha salvato qualche amico della piazza. Sai, la piazza vive di vita propria, respira. Se un giorno sta bene, io ho pubblico, e i negozi e le pizzerie vicine fanno affari. A loro facciamo piacere.
Capita di avere concorrenza? Concorrenza sleale?
Capita che ogni tanto qualcuno mette la musica più alta della mia, ma di solito queste persone vengono allontanate presto dai vigili. Non capita mai che qualcuno prenda il mio posto, perché questo è un lavoro libero, ma per farlo ci vuole la licenza.
Raccontami una giornata tipo di Marcel
Beh, prima dovevo venire da Formello, adesso ho preso una casetta un po’ sgarrupata, erano 10 anni che tentavano di affittarla, ma era così messa male… io però l’ho vista e mi è sembrata bellissima, perché non vedevo i calcinacci e le porte rotte e le finestre mancanti. Io vedevo come sarebbe diventata. Ho tolto i calcinacci, ho ripittato tutti i muri, uno giallo, uno verde, uno rosa, sono belli i colori, vienila a vedere! Beh, non ho fatto tutto da solo. Mi ha aiutato il giocoliere per una cosa, il mimo per un’altra… Poi ho inventato un giornaletto. E il pomeriggio mi organizzo per farlo con gli amici. Si chiama PNN (sta per Piazza Navona News) in cui si raccontano tutte le cose che accadono nella piazza che respira. La piazza, in realtà è la mia casa. Dopo aver trafficato un po’ con il giornaletto vengo al punto rosso (il luogo in cui si trova Marcel è evidenziato da un tratto di vernice rossa per terra, n.d.r.) e preparo lo spettacolo. Solitamente fino a mezzanotte, a volte vado via prima. Quando piove si guadagna lo stesso, perché alle prime goccioline gli altri pensano a sbaraccare perché poi si bagnano, io penso “fra un po’ finisce”. E così capita che sono l’unico a rimanere nella piazza.
Ti piace più la gente o più la libertà di fare quello che vuoi?
Beh, tutte e due le cose. Io sto con la gente perché voglio entrare nelle persone, mi piace conoscere ragazzi, parlare con loro, e lo faccio perché mi piace farlo, nessuno mi impone niente, poi se voglio lavorare lavoro, se non voglio non lo faccio. E’ impagabile la libertà, e sono impagabili anche tutti gli amici a cui strappo i sorrisi ogni volta. E anche i turisti che si divertono fanno piacere. Le persone che mi conoscono hanno fondato un fan club e mi hanno cotruito un sito internet. Vai a vederlo, è http://www.newmarcel.it/
Il motto di Marcel? Una frase che sintetizza la tua vita?
Io lo distribuisco a chi vede i miei spettacoli. È “Sii sempre te stesso, e nessuno potrà dirti di farlo in modo sbagliato”. Questa frase la direi a tutti quelli che si sforzano di essere contenti e non lo sono, a tutti quelli che hanno un vuoto dentro ma credono di essere felici, a chi usa la maschera di persona felice non solo con gli altri ma anche con se stesso, alla faccia del barboncino nero.
E chi è il barboncino nero?
Un mio amico, un barbone che è lì nella piazza. Sono anni che siamo amici, lo conosco da tanto tempo, ma non so come si chiama. So solo che quando ho bisogno di una mano lui c’è sempre, e viceversa. L’ultima volta che gli ho chiesto come si chiamava mi ha risposto “l’ultima volta che ti ho risposto?”. Ormai ho capito che il nome non conta. Conta la persona. Stesso discorso per ciuffo, per statua e per tutti gli “inquilini” della piazza. Io sono Marcel, mi conoscono come Marcel… certo meglio di “barboncino nero”….
Mi raccomando, quando esci dalla piazza chiudi la porta, che fa corrente
intervista by trinity.


8 commenti:

Anonimo ha detto...

It could challenge the ideas of the people who visit your blog.

Anonimo ha detto...

roberta bella:))) vabe te lo confesso...sai che per anni ho fato l'artista di strada anche io? ecco l 'ho detto...
Marcel l ho conosciuto a Roma ...e mi ìha regalato un bilgiettino con su scritto una cosa...
che al momento giusto saprai :))

ha detto...

noooooooooooooooooooooooo...
ma tanto tu non sai che mentre scrivevo e pensavo questo post, per un attimo mi sei venuta in mente tu!!!!!!!!!!!!
non so perchè...ma sai ti ci vedo proprio...!
quest'uomo è un grandissimo...

Kaishe ha detto...

Che bello poter dedicare la propria vita a far sorridere...

Unknown ha detto...

nella nsotra provincia fanno un festival degli artisti di strada e per circa una settiaman questo paesino si riempi di artisti di ogni tipo...ed è un incanto starli a guardare


Noi abbiamo conosciuto Movin' Melvin Brown che gira quasi tutto il mondo cantando canzoni blues e ballando il tip tap...ha una voce robi credimi che ti incanta, io non avevo mai sentito nulla del genere. E un sorriso oh robi ha un sorriso quell'uomo che lo vedi anche a occhi chiusi, lo vedi anche quando la sua voce ti arriva da dietro un angolo. L'ultima volta che l'abbiamo visto esibirsi mi sono comprata i suoi cd e robi..il sorriso è tutto lì!!!

http://it.youtube.com/watch?v=rH-UipqGNVs

ha detto...

KAISHE, si deve essere meraviglioso, in quel modo poi, è come se non si chiedesse nulla in cambio...per un sorriso.....non so, non te lo so spiegare.....solo che deve essere davvero una vita difficile...io per esempio non so se avrei il coraggio...a parte poi che bisogna avere certe qualità...

FOX ho visto il video, è bellissimo, e quell'uomo ha una voce stupenda..e la sua faccia è solo sorriso...bellissimo davvero...

da noi non fanno cose del genere...il festival degli artisti di strada.....magari!!!
(qui sono arrivati, a quanto mi risulta, prima non ne avevo mai visti per le vie del centro), solo qualche mese fa...forse un anno...
ma sono davvero un incanto, io me ne starei li a guardarli una giornata intera...quando ci sono i mimi io mi metto li, mi siedo con le mie amiche e li guardo e metto soldi in continuazione solo per guardarli mentre si muovono...... oppure i musicisti, c'è uno che suona e non canta, fa un sacco di chiasso, tanto chiasso!!! roba che il basso deve risuonare per tutta via sparano!!! ma mi è capitato di sentirlo solo un paio di volte...spero che al più presto quella via si popoli ancora di più!!

Unknown ha detto...

allora facciamo così..quando ci sarà il prossimo festival te lo dico così vieni a farti qualche giorno quà ;)

ha detto...

guarda che io non me lo faccio ripetere due volte fox XD


IL NOSTRO ESERCITO INVINCIBILE,
I NOSTRI SPLENDIDI EROI DI TUTTI I GIORNI, I NOSTRI GUERRIERI COLORATI CHE OGNI MATTINA VESTITI DI MILLE COLORI OCCUPANO LE AULE, LE STRADE, LE PERIFERIE, I CORTILI DI QUESTA NOSTRA ITALIA,

I NOSTRI FIGLI E I NOSTRI FRATELLI, CHE SONO I NOSTRI SOGNI DI SEMPRE, SEMPRE UGUALI E SEMPRE DIVERSI.
LE NOSTRE PAURE E LE NOSTRE SPERANZE,
I NOSTRI MILLE DUBBI E LE NOSTRE CERTEZZE.

COME LE GOCCE DELLA PIOGGIA DANZIAMO SULLA VOSTRA ARROGANZA E DIVENTIAMO FIUMI DI GIUSTIZIA, TORRENTI IMPETUOSI DI RIVOLTA AI VOSTRI CRIMINI, ALLA VOSTRA INDIFFERENZA COMPLICE, ALLA VOSTRA AMBIGUITA' CONSAPEVOLE.

NOI SIAMO I VOSTRI FIGLI, I VOSTRI FRATELLI, I VOSTRI MIGLIORI AMICI, E SIAMO UNA MOLTITUDINE, UN' ECO SENZA FINE DI SUSSURRI E DI SGUARDI CHE NON FINISCONO.

NON FINISCONO NELLA POLVERE DELLE MACERIE,
NON FINISCONO NEL DOLORE DELLA TORTURA,
NON FINISCONO NELLA VIOLENZA DEL RICATTO,
NON FINISCONO NELLA VILTA' DI CHI ABUSA.

ED E' UN ESERCITO INVINCIBILE, PERCHE' SIAMO I VOSTRI SOGNI PERDUTI, LA VOSTRA UMANITA' SVENDUTA, LA VOSTRA DOLCEZZA RIMOSSA, LA DIGNITA' CHE AVETE TRADITO.

gruppo capitano ultimo